Disturbi del comportamento Alimentare ed Emotional Eating

I problemi legati all’alimentazione, definiti nel DSM IV Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), sono definiti nel DSM V, Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione e si riferiscono al disagio causato da un rapporto disturbato con il cibo e con il proprio corpo.

Si possono individuare diverse tipologie di disturbi:

  1. anoressia nervosa;
  2. bulimia nervosa;
  3. disturbo da alimentazione incontrollata (BED – Binge Eating Disorder);
  4. disturbi alimentari atipici (EDNOS – Eating Disorder Not Otherwise Specified, in italiano NAS – Non Altrimenti Specificati)
  5. disturbi alimentari pre-puberali (pica, ruminazione, disturbi selettivi, sindromi da rifiuto e pervasivi, disturbo emotivo da rifiuto, ecc…).
  6. emotional eating

In alcuni casi è difficile distinguere nettamente tra anoressia e bulimia, perché queste due forme spesso si alternano o si sovrappongono. Ogni tipologia presenta inoltre delle varianti e delle sottotipologie.

I Disturbi Alimentari possono causare seri problemi fisici, che sono reversibili, se il disturbo viene affrontato tempestivamente, ma quando la malattia non viene diagnosticata in tempi brevi diventano cronici e possono rivelarsi fatali. I DA rappresentano oggi la prima causa di morte tra le giovani dai 12 ai 25 anni. Ogni anno si ammalano 500.000 ragazze e 1 su 10 muore.

I soggetti più frequentemente colpiti sono le ragazze e le giovani donne in età compresa tra i 12 e i 35 anni, ma il fenomeno è in crescente aumento anche tra la popolazione maschile e in fasce d’età inferiori e superiori alle sopra citate.

Ecco, per grandi linee, in cosa consistono le diverse forme di DA:

L’anoressia nervosa

è caratterizzata dal rifiuto del cibo e la paura ossessiva di ingrassare. Le persone anoressiche, spesso riconoscibili per l’eccessiva magrezza, ricorrono a diete drastiche o addirittura al digiuno totale pur di ottenere un calo del proprio peso corporeo.

La bulimia nervosa

consiste in un’alternanza tra brevi digiuni, diete ferree e ingestione di una quantità smisurata di cibo. Il soggetto bulimico manifesta spesso un bisogno incontrollabile di assumere cibi altamente calorici. Non si mangia per il semplice gusto di farlo, ma per trovare conforto in momenti di depressione causati da alterazioni improvvise dell’umore, stati di ansia, stress. Le persone bulimiche generalmente non sono sotto-peso e anzi sono soggette a forti oscillazioni del peso corporeo da normale a sovrappeso.

Il disturbo da alimentazione incontrollata

o BED (Binge Eating Disorder ) dove il soggetto compie grandi abbuffate, in modo veloce e vorace, fino a raggiungere la completa sazietà. Esso è associato a forme di sovrappeso e a un’insorgenza precoce dell’obesità (con un indice di massa corporea superiore a 30). Esiste infatti una stretta correlazione tra queste due patologie: il BED colpisce circa il 30% dei soggetti obesi con una storia dietologica fallimentare. L’insorgenza può verificarsi in un periodo compreso tra la tarda adolescenza e i 40 anni.

La sindrome dei mangiatori notturni

o NES (Night Eating Syndrome), disturbo analogo al BED con l’unica differenza che le abbuffate avvengono di notte. Nei soggetti affetti da questa sindrome si riscontra di solito un’ inversione del ritmo ormonale giorno-notte (melatonina che influisce sul sonno e leptina che influisce sull’appetito). In sostanza, chi soffre di NES non sarebbe altro che un soggetto affetto da Binge Eating Disorder con ritmo giorno-notte invertito.

I Disturbi Alimentari Atipici

I disturbi alimentari atipici comprendono:

la sindrome “mastica e sputa” (chewing and spitting), il disturbo da dieta cronica (dieting), l’ortoressia, la vigoressia/bigoressia, l’emetofobia, l’anginofobia, la pica, la ruminazione, l’alcoressia e molte altre varianti…

Questi disturbi si associano frequentemente ad una componente psicologica/psichiatria per cui è necessario gestirle in maniera adeguata per evitare che degenerino e diventino problematiche irreparabili, per tale motivo è necessario un approccio multidisciplinare da parte di professionisti che conoscano tali disturbi.

Disturbi alimentari pre-puberali (pica, ruminazione, disturbi selettivi, sindromi da rifiuto e pervasivi, disturbo emotivo da rifiuto, ecc…)

Alcune difficoltà o disturbi dell’alimentazione che si manifestano nel corso dell’infanzia hanno un’evoluzione positiva e sono limitati nel tempo, altre, causate da traumi di varia natura, possono diventare causa di problemi nella crescita del bambino e interferire con le funzioni cognitive oltre a compromettere il normale funzionamento della vita familiare e scolastica. Se non opportunamente gestite, tendono a persistere anche durante l’adolescenza e l’età adulta e a trasformarsi in veri e propri disturbi alimentari dell’adulto.

Emotional Eating 

Il termine Emotional Eating sta per Alimentazione Emotiva o Fame Emotiva e consiste in un comportamento alimentare in cui un individuo risponde a degli stimoli emotivi, negativi o positivi, compensando con il cibo.  Tale tipo di compensazione è, in genere, incontrollata e ipercalorica e avviene anche in assenza di fame. In tali situazioni si possono verificare delle vere e proprie abbuffate concomitanti alla situazione emotiva che si è presentata.
La persona che soffre di FAME EMOTIVA è incapace di gestire l’evento emotivo che lo turba e si lascia prendere da uno stato confusionale che lo porta a ricercare il piacere e l’appagamento nel cibo in quanto pensa che possa “placare/contenere” l’emozione stessa.

La fame emotiva, in altre parole, corrisponde alla ricerca di cibo per cercare coccole, rassicurazione, scioglimento della tensione, distrazione e/o piacere.

Gli alimenti ricercati nei momenti di sconforto sono infatti sempre molto appetibili, ad elevato tenore calorico e costituiti prevalentemente da carboidrati e grassi. Inizialmente, appena assunti, questi cibi provocano un miglioramento dello stato emotivo e della condizione psichica poiché riducono rabbia e tensioni e danno un senso di calma, successivamente, innescano un senso di colpa che genera ulteriori emozioni negative.

 

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