Lo svezzamento è quella fase cin cui il bambino è quasi completamente pronto dal punto di vista psicologico, motorio, e digestivo e quindi può iniziare a mangiare cibi diversi dal latte materno. Se la madre lo desidera, l’allattamento al seno potrà continuare fino al secondo anno e anche oltre, in quanto rappresenta un riferimento affettivo rilevante per l’acquisizione dell’autonomia (fonte: OMS). Ecco alcune linee guida.
QUANDO
Non prima dei 6 mesi di età in quanto si rischia di favorire l’aumento del peso del bambino in età successive e, ancor peggio, si sottopone l’intestino, ancora delicato e immaturo, a sollecitazioni che possono compromettere la permeabilità intestinale favorendo l’insorgenza di problemi di intolleranze, allergie, gluten sensitivity e altri disturbi a livelli intestinale.
COSA
I cereali rappresentano la prima categoria di alimenti da utilizzarsi durante lo svezzamento; vengono utilizzati prima quelli privi di glutine (mais e riso) e successivamente, dai 10-12 mesi in poi, anche i cereali con glutine.
Anche per quanto riguarda frutta e verdura vi sono degli alimenti da preferire in epoca precoce ed altri che potranno essere consumati solo dopo tempo (come ad es. fragole e pomodori perchè favoriscono la produzione di istamina, bietole e spinaci perché ricchi di nitrati). Mela, pera e successivamente banana, sono tipici ed insostituibili, in quanto facili da preparare ed importanti per l’apporto vitaminico e minerale.
Per la carne si consiglia di cominciare con le carni più leggere, quali coniglio, tacchino ed agnello, per poi passare ai tagli meno digeribili (maiale, pollo, manzo e vitello).
Allo stesso modo, si sceglieranno inizialmente i pesci più magri (trota, platessa, nasello).
Per quanto riguarda il latte vaccino si può decidere di sostituirlo con latti vegetali arricchiti di sali minerali in quanto il latte vaccino oltre ad avere un elevato contenuto proteico, favorisce la produzione di muco, aumenta i livelli di citochine infiammatorie e può dare fermentazione intestinale e stitichezza.
Attenzione alla fibra, non è bene che i bambini mangino alimenti troppo ricchi di fibra e integrali in quanto il loro intestino, e la flora microbica che lo colonizza, è ancora in via di sviluppo per cui eccessive quantità di fibre possono portare a fermentazioni anomale e aumenti della permeabilità della mucosa con conseguenze sulla salute intestinale del bambino e una riduzione dell’assorbimento dei nutrienti (in particolare vitamine e minerali).
COME
Il metodo migliore per il bambino, da un punto di vista dell’acquisizione delle autonomie e della “apertura” a cibi nuovi, è l’auto-svezzamento che prevede la libertà di fare provare al bambino in maniera autonoma il cibo che trova in tavola, lasciandolo manipolare e sperimentare i gusti e le consistenze. In questo tipo di svezzamento nulla è pianificato e non ci sono tabelle specifiche. L’unico accorgimento è quello di mettere in tavola cibi sicuri, biologici, preparati in modo semplice, poco salati o poco dolcificati e che rientrino nelle tabelle di assunzione relativamente al potere allergenizzante.
CONSIGLI
Prediligere alimenti fatti in casa, genuini e biologici, conditi in maniera salutare e, qualora si scegliesse di comprare alimenti “industriali”, cercare sempre quelli con il minor numero di ingredienti possibile!
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